martedì 1 febbraio 2011

Lo faccio per me?

Nella frustrazione di non riuscire a scrivere nulla di più corposo, ho deciso di dedicarmi un po' di spazio qui.
Chiaramente potrei stare ad annoiarvi con tediose frasi pieni di costrutti e paroloni solo per tentare di mettere in mostra delle presunte capacità. Ma non lo faccio.
Oppure lo faccio lo stesso ma faccio finta che non sia così. In questo modo fa molto più effetto no?
Che poi è un po' quello che fanno tutti, perché in fondo...quanto di tutto ciò che facciamo, lo facciamo per noi stessi? Pensateci un attimo e sono sicuro che le conclusioni, mie e vostre, saranno identiche, perfettamente congruenti.
Sì, congruenti, nel senso che se potessimo per assurdo metterle una sopra l'altra, guardandole dall'alto ne vedremmo una sola. Andiamoci piano però, perché il fatto che due conclusioni, due idee, possano essere congruenti non va dato assolutamente per scontato. Nemmeno quando scopiamo siamo congruenti, eppure ci illudiamo di diventare una cosa sola. Non so se vi è mai capitato di guardare due persone che scopano dall'alto. Vi è mai capitato? Bhè, nemmeno a me, però è facile intuire che vedremo sempre due corpi, ognuno che va nella propria direzione. Quindi, andando per gradi, se due corpi fisici non riescono ad essere congruenti, come possiamo pretendere che lo siano due idee?

Ora starete pensando: "ma sei un cretino, sei stato tu il primo a dire che la nostra conclusione è identica, congruente, alla tua, e subito dopo dici il contrario. Come lo spieghi?"
Sì, ci ho pensato anche io. E l'unica risposta che sono riuscito a darmi è che ho maledettamente ragione.